彼女が吸血鬼である

Mi chiamo Seiji Setagawa, fino a non poco tempo fa sono sempre stato un Hikikomori senza speranza. ma poi decisi di smetterla con quella vita mi stavo uccidendo da solo, quindi con molto impegno riuscì a uscire da quella situazione invivibile.
"Come odio la scuola"
Ora sto tornando a casa dopo una noiosa anzi dire noiosa è poco dovrei dire una super inutile mega giornata di Scuola. E' inutile andare a scuola quando riesci a prendere 100 in ogni materia e i prof rimangono sbalorditi. Ma cosa ci sarà di strano? Dovrebbero rimanere sbalorditi dei test ultra facili.
Sbuffai, Quindi alla fine arrivai alla soglia di casa mentre stavo per entrare mi accorsi che a terrà c'era una lettera era dentro una busta che aveva un non so che di Antico. Ma vabbé chissene di com'era l'aprì e sulla lettera c'era una frase in una lingua a me sconosciuta "Elen sila lumenn omentilmo" anche i caratteri erano a me sconosciuti.
"Elen che? ma che roba è? sarà sicuramente uno di quegli scherzi da quattro soldi o le solite truffe"
Beh in effetti se fosse una truffa non sarebbe strano ci sono molti quiz con domande in inglese che se risposte bene ti fanno credere che potresti vincere molto denaro. Ma poi alla fine ti ritrovi ad aver speso una cifra esorbitante al telefono nell'attesa che qualcuno risponda.
Poi mi accorsi che sotto c'era un messaggio scritto in una lingua almeno a me comprensibile.
"Se riuscirai a tradurre questa frase vorrei incontrarti"
Cosa? mi puzza di truffa questa cosa. comunque la misi in borsa ed entrai in casa.
"Sono tornato!"
"Bentornato Seiji"
"Ciao mamma"
Filai nella mia camera come se stesse per uccidermi qualcuno. Intanto mia madre con un aria confusa rimase li sul pianerottolo di casa.
Buttai la mia borsa sul letto e volai davanti al PC.
"Bene bene! Oggi se non erro dovrebbe uscire quel nuovo anime! vediamo un po la trama!"
Cosi persi la mia giornata tra anime e manga poi mentre leggevo uno dei miei tanti manga squillò il cellulare.
"Seiji? Sei tu''"
"Si sono io chi sei?"
"Ma come Seiji! sono io! Morita!"
"Aaahh! Morita scusami! cosa c'è?"
"Ascoltami Seiji abbiamo organizzato una giornata al Karaoke ti piacerebbe venire con noi?"
"Mah non saprei.."
Rimuginai per qualche minuto poi girandomi sul letto finii sul mio zaino e quella busta uscì dallo zaino.
la ripresi in mano, la fissai per qualche secondo.
beh forse trovare semplicemente la traduzione non dovrebbe far male.
"Allora Seiji?"
"Scusami Morita sarà per la prossima volta ok?"
"Come vuoi Seiji però dopo non dire che non ti invitiamo mai da nessuna parte ci becchiamo"
"Ok ciao"
Posai il cellulare sulla scrivania mi misi davanti al PC. Iniziai a cercare quella traduzione ma non riuscivo in nessun modo a trovarla, anche immettendo semplicemente la frase i risultati erano pari a zero cosi ero vicino al arrendermi ma poi mi venne un idea.
"Forse in biblioteca potrei trovare qualcosa ormai che ci sono"
Quindi scesi velocemente giù e mi rimisi le scarpe.
"Mamma io esco!"
"Fai attenzione Seiji"
"Si non preoccuparti"
Beh ora penso che inizierò ad andare alla biblioteca più vicina.
Dopo qualche minuto di camminata a piedi arrivai alla biblioteca ed entrai.
"Buongiorno desidera qualcosa?"
La signorina dietro il bancone mi chiese sorridendomi.
"Si in realtà sarei qui per capire cosa significa questa frase"
Mostrai la lettera alla signorina.
"Si attenda qualche minuto controllo se c'è qualcosa che può aiutarla"
Attesi qualche minuto, poi la signorina tornò.
"La prego di scusarmi. ma non sono riuscita a trovare nulla che riguardasse quella frase"
Mi disse riporgendomi la lettera.
Cosi mi girai, mentre uscivo dalla Biblioteca.
La signorina mi disse.
"Potrebbe provare alla Biblioteca in Centro! forse li potrebbe trovare qualcosa è la più grande della città!"
La biblioteca in centro è a venticinque chilometri da qui..
Ma ormai che c'ero senza pensarci presi il primo bus che passò.
Qualche quindicina di minuti dopo arrivai alla Biblioteca in centro ed Entrai.
Al bancone a differenza della biblioteca vicino casa mia qui c'era un uomo sulla cinquantina con una faccia da delinquente.
"Buongiorno le serve qualcosa?"
Quella frase con quel volto non ci sta proprio e mi scappò una risata.
L'Uomo mi guardò con aria confusa ma la sua espressione sembrava più "Ora ti ammazzo"
Mi avvicinai al bancone.
"Si in realtà vorrei capire cosa significa questa frase su questa lettera"
Diedi la lettera all'Uomo.
"Ok. attendi qualche minuto qui"
L'Uomo prese la lettera e si mise a cercare.
Nell'attesa andai nel reparto manga e iniziai a sfogliarne un paio.
"Beh è passata mezz'ora penso che ora dovrebbe aver trovato qualcosa"
Cosi tornai vicino al Bancone e chiesi all'Uomo.
"Quindi?"
L'Uomo mi fissò per qualche secondo.
"Beh ci sono solamente due libri che trattano o almeno usano questa frase"
Diventai euforico.
"Beh allora me li dia!"
L'Uomo mi fissò ancora.
Io lo guardai confuso.
"Allora?"
"Beh ragazzino questi due libri non possono essere presi in prestito ma solo venduti e fanno parte di una collezione che ha più di cento anni se vuoi puoi acquistarli. Non qui ovviamente. Ma dubito fortemente tu abbia Un milione di Yen"
"COSA!? Un Milione di Yen?"
L'Uomo mi fissò ancora.
"Si Un milione di Yen."
Dove li prendo un milione di yen? Anzi dovrei spendere un Milione di Yen per una cosa che può essere anche una truffa?
Ma mentre pensavo arrivò una donna dal retro della biblioteca.
"Beh ragazzino è vero che costano Un milione di Yen ma Hiroya non ti ha detto che puoi acquistare benissimamente delle copie di tale opera a duemila yen"
Beh duemila yen sono molto più poco di un milione di Yen. Ma perché L'uomo al bancone non mi ha detto che esistono delle copie?
Cosi lo guardai.
"Perché Non mi ha detto che potevo acquistare delle copie a duemila yen?"
"Te lo dico io"
Rispose la Donna.
"Le copie in questione sono alla Biblioteca Nazionale a Kyoto"
Ecco risolto il misfatto. Quindi ora mi arrendo una cosa è muoversi tra i quartieri di Tokyo un altra è arrivare fino a Kyoto.
Cosi presi la lettera, con aria abbattuta mi incamminai vicino all'ingresso.
"Beh ragazzino se proprio ci tieni ad avere quelle due copie potrei dartele"
Mi girai di colpo.
"Sul serio?"
"Certo"
Rispose la donna con un piccolo sorriso.
Mi avvicinai verso di lei.
"Però ad una sola condizione."
Lo sapevo. Potevo mai essere cosi fortunato?
"Che condizione?"
"Dovrai Aiutarmi a sistemare i libri sugli scaffali Ok?"
Disse la donna facendo un occhiolino.
Cosi persi la mia giornata ad aiutare quella Donna in Biblioteca.
"Aaahh. Che rottura!"
"Dai su che almeno adesso avrai la tua parte"
Lo spero. Non vorrei che ora me ne fai tornare a casa senza nemmeno darmi le cose che cercavo.
La donna andò verso il deposito.
"Aspetta qui qualche minuto"
E come da parola passarono cinque minuti e lei torno.
"Ecco qui"
Mi porse i due libri. I titoli dei due libri erano "Le Leggendarie Cento e Due Lingue" e "Il Figlio del Re".
"Non so a cosa servono questi due libri cosi difficili ad un ragazzino della tua età ma buona lettura"
Mi disse la donna.
Cosi uscii dalla biblioteca presi il primo bus che trovai e tornai a casa.
"Sono tornato!"
Mia madre si avvicinò con aria furiosa.
"Hai visto che ore sono?"
"Si mamma perdonami"
"Dai su vieni a tavola tuo padre e tua sorella stanno già cenando. Ma guarda tu"
Mia madre era infuriata ma anche un po felice le si vedeva il sorriso. beh mi sembra ovvio fino a pochi anni fa ero un Hikikomori.
Cosi cenai e andai velocemente nella mia stanza.
"Vai già in camera tua?"
"Si notte"
Cosi iniziai a leggere entrambi i libri.
Sono passate un bel paio di ore. sono le quarto del mattino circa. Fortunatamente domani è domenica anzi dovrei dire oggi è domenica.
Comunque riuscì a capire il senso di quella frase.
Era scritto in lingua elfica.
La frase in questione era "Una stella brillerà al momento del nostro incontro" che strana frase.
Comunque sulla lettera c'era scritto che avrei dovuto incontrare qualcuno appena l'avessi tradotta.
"Beh ci andrò dopo"
Cosi mi addormentai.
"Seiji sveglia è ora di colazione"
"No mamma mi alzo dopo lascia perdere la Colazione"
"Ma tu devi fare Colazione!"
"Non ho fame! Dopo"
Beh mi sembra ovvio se uno va a dormire alle quattro del mattino.
Cosi ho dormito fino alle Cinque di Pomeriggio circa.
Poi mi vestì velocemente andai a tavola a mangiare e uscì di casa.
"Già esci Seiji?"
"Si mamma!"
Cosi arrivai al Luogo dell'incontro era un Parco fuori periferia.
Mi sedetti sulla panchina ed attesi.
"Beh lo sapevo sono le sette e nessuno si è ancora fatto vivo forse dovrei provare domani"
Però improvvisamente l'aria diventò pesante e si innalzò una fitta nebbia.
"Quindi tu piccolo Umano sei riuscito a tradurre tale frase?"
Una voce femminile si udì dalla fitta nebbia.
Mi alzai.
"Chi sei?"
"Chi sono?"
Improvvisamente la nebbia sparì.
"Io sono Elisewin V. Hadwear"
Era una fanciulla dagli Occhi cremisi, aveva una folta chioma bionda ed inoltre indossava uno strano abito molto elegante.
Non era solo bella.
Era cosi bella che solo a guardarla mi ipnotizzò.
"E tu ora Diventerai il mio Servo"

“E tu ora Diventerai il mio Servo”
Suo schiavo? Ahh ora capisco tutto è uno scherzo di Morita!
“Ehi Morita! Bello scherzo ma ora basta!”
La ragazza mi fissò con aria confusa.
“Morita?”
Disse lei con quel suo viso confuso.
“Si Morita! Dai lo so che vuoi vendicarti con me per non essere venuto al Karaoke!”
Sarà sicuramente opera di Morita questa faccenda.
“Dai tu! Fai uscire allo scoperto Morita!”
Dissi alla ragazza dai capelli biondi ma lei era scomparsa dai miei occhi.
“Cosa? Dove è finita?”
Poi senti una presenza dietro le mie spalle.
Non è lei. Non può essere lei fino a due secondi fa era davanti a me Non può è contro qualsiasi legge fisica.
“Kukuku.. Credi ancora che questa sia opera di questo Morita?”
“Cos-cos-cosa?”
Mi girò di colpo.
“Come puoi? Non è possibile”
Mentre dissi ciò la ragazza passò la sua mano tra la sua folta chioma emise un ghigno.
“Lascia che chiarisca le tue idee. Io sono Elisewin V. Hadwear Dodicesima Discendente della famiglia Hadwear nonché i signori delle notte”
I signori della notte..? mi sta dicendo che lei è un vampiro?
“Non è possibile”
Ma lei era già sparita dalla mia vista.
“Invece si è possibile ed ora ripeterò per l'ultima volta. Tu Umano diventa mio Schiavo”
Non credevo alle parole di quella ragazza ma dopo quelle sue azioni le mie convinzioni stavano sparendo del tutto.
“Non dire idiozie non esistono essere come i Vampiri!”
Dopo quella affermazione la ragazza emise un altro ghigno.
Sta per fare qualcosa meglio che mi tenga sulla difensiva.
Ma fu troppo veloce per la mia vista la persi dal mio campo visivo.
“Cosa dovrei fare per farti capire che sono realmente un Vampiro? Morderti?”
Mi girai di colpo nuovamente.
Ma caddi a terra dalla paura.
Iniziai a strisciare all'indietro cercando di allontanarmi da lei.
“Mi hai stufato Umano”
Dopo queste parole la mia vista si oscurò.
…
…
…
Dove mi trovo?
Sono morto?
Credo proprio di si infondo lei era un Vampiro.
Ahahah Seiji dopo una vita inutile da Hikikomori sei anche morto grazie ad un essere che nemmeno esiste!
“Svegliati”
Cosa?
“Ho detto sveglia”
*Suono di uno schiaffo*
Aprì gli occhi.
Davanti a me c'era quella ragazza.
Mi guardai attorno.
“Dove sono?”
“Sei alla Casata Hadwear”
Rispose la ragazza mentre era seduta sul letto dove ero io.
“Cos'è è successo?”
“Beh tu non mi credevi quindi ho dovuto usare le maniere forti”
“Cosa intendi?”
“Ti lascio alla tua immaginazione Kukuku”
Cosa sarà successo? Questa tipa mi spaventa e poi resta il fatto che lei forse è realmente un vampiro!
“Non mi credi ancora vero?”
Annuii alla sua domanda.
“Bene lascia chi ti dia una dimostrazione”
La ragazza avvicinò il suo volto al mio.
“Asp-asp-asp-aspetta! Cosa stai facendo?”
Non avvicinarti cosi tanto a me!
“Sta zitto”
La ragazza mi diede improvvisamente un bacio.
Cos-cos-cosaaaaa!?
Ma tutto ad un tratto sentì una strana stanchezza che mi avvolgeva però allo stesso tempo sentivo anche uno strano calore nel mio corpo.
Il mio corpo era completamente immobilizzato non riuscivo a muovermi.
La ragazza si allontanò da me.
“Ora ne sei convinto?”
Beh beh! Dopo aver ricevuto un bacio da una ragazza cosi bella non so che rispondere! Non sono domande da fare ad un ragazzo dopo che l'hai baciato!
Comunque annuii alla sua domanda.
“Ma i vampiri non mordevamo il collo?”
Che domanda fai Seiji? Ma sei scemo!?
La ragazza emise un Ghigno.
“Beh si in effetti i Vampiri mordono il collo io però ti ho morso il labbro ero curiosa di vedere la tua reazione. Ed è stata molto divertente”
Lo ripeto questa tipa mi fa Paura.
“Comunque ora riposa ti spiegherò tutto dopo”
Beh in effetti dopo quel suo bacio-morso mi sento stranamente stanchissimo.
Cosi chiusi gli occhi.
Non so quanto temo ho dormito ma sinceramente adesso non mi importa anche se so che quando ritornerò a casa mi beccherò una super ramanzina dai miei.
Aprì gli occhi.
La stanza era stranamente vuota.
Cosi mi alzai e mi guardai intorno.
“Questa stanza è davvero antica però che strano non ci sono finestre”
Aprii la porta della stanza e mi incamminai verso il corridoio.
“Questa casa è enorme da quando sto camminando?”
Sto camminando da tipo venti minuti e non c'è ombra di nemmeno di una finestra è per caso una prigione!?
Ma poi arrivai ad una porta.
Finalmente! Dopo venti minuti di camminata non c'è la facevo più.
Però prima di aprire la porta udì delle voci provenire da dietro.
“Guardi Signorina che le ripeto che il test che ha inviato era troppo semplice!”
“Sta zitto! Non sono affari tuoi!”
“Certo che sono affari miei Signorina sono pur sempre il suo Tutore e le ripeto che il test ideato da lei per trovare quella persona è troppo semplice! L'umano che avete portato qui è stato fortunato a capitare per primo”
“Sta zitto! Non mi interessa io ti dico che è lui”
“Dannazione Signorina non mi faccia alzare la voce con lei quando le parlo le sto semplicemente mostrando i fatti come stanno eppure le avevo detto che non doveva usare un test cosi semplice”
“Ahhhhh! Mi hai stufato Gabriel vattene! Adesso!”
“Ok Signorina faccia come le pare questa discussione e questo atteggiamento che ha lei nei miei confronti lo riferirò ai vostri genitori”
“Ma fa come ti pare Gabriel”
La porta si aprì e da essa uscì un uomo molto elegante.
L'uomo mi fissò e sbuffo.
Cosa? Vuole dirmi qualcosa?
Ma mentre stavo per dirgliene quattro.
“Ehi Umano! Sei li fuori?”
Era la voce della ragazza che proveniva da quella stanza.
Cosi entrai in quella stanza.
“Guarda che io ho un nome”
“Ah si? Quale?”
Lo disse con cosi naturalezza come se effettivamente credesse che gli esseri umani non avessero nessun nome.
Che persona orribile.
“Mi chiamo Seiji. Seiji Setagawa!”
“Feiji? Che strano nome”
“SEIJI. Non Feiji”
“Ok Seijo”
Ma mi prende in giro?
La fissai con uno sguardo truce.
Ma lei scoppiò a ridere.
“Ahahahah Quella tua faccia! E' epica! Ahahaahahahahah”
“Cosa intendi?”
Le dissi con un tono arrabbiato.
“Ti stavo solo prendendo in giro so già come ti chiami”
Cosa? E come fa a saperlo?
“Come fai a saperlo?”
“Beh.. ho rovistato tra le tue tasche ed ho trovato la tua tessera studentesca”
Ah già vero la tessera che stupido che sono.
“Ah.”
“Comunque avvicinati qui”
Lei era seduta su una poltrona in pelle sembrava anche molto costosa.
“Cosa c'è?”
“Ti chiederai perché sei qui no?”
Mi sembra ovvio genietta.
“Certo no?”
“Ok lascia che ti spieghi però prima. Evita di affibbiarmi nomignoli strani il Genietto sei tu. Idiota”
Cosa!? Come ha fatto!?
“Come hai fatto!?”
Le chiesi con aria scioccata ed anche sorpresa.
“Beh ti sei dimenticato che sono un Vampiro? Non sottovalutarci quando ti ho dato quel morso sul labbro ho bevuto parte del tuo sangue tu ora sei connesso a me. In poche parole sei Mio”
Cosa intende? Che vuole dire con suo? Io non sono di nessuno ..
“Comunque lascia che ti spieghi tutto dall'inizio siediti pure”
Mi sedetti sul divano.
“Come ben saprai prima che accadesse tutto ciò hai ricevuto una lettera giusto?”
“Beh si quella strana lettera”
“L'hai tradotta giusto? Sapresti dirmi la traduzione di quella frase?”
“Beh se non ricordo male dovrebbe essere : Una stella brillerà al momento del nostro incontro”
“Bene bene. Ora ti spiegherò anche il significato di quella lettera. Come ti ho già spiegato io sono un Vampiro ma non sono solamente quello io sono anche la Principessa dei vampiri. Sono la figlia di Arthur V. Hadwear e Elizabeth H. Voilet. I rispettivi Re e Regina dei Vampiri”
“Cosa centra tutto ciò con la lettera?”
Le chiesi con aria abbastanza confusa.
“Lascia che ci arrivi. Prima di inviare quella lettera a molte altre centinaia di persone oltre te mio padre Arthur mi commissiono di trovare L'Umano in possesso della Sacra Spada Durandal”
Duran che? Io non possiedo nulla del genere.
“Io non ho nulla del genere in me..”
“Lasciami finire di parlare. Però c'era un problema Durandal di questi tempi non ha una forma fisica o perlomeno ha perso la sua forma nel tempo visto che un Umano non ha il potere di poter mantenere un Arma di quella portata nella sua forma Fisica. Cosi optai per tentare di usare una frase del rituale per estrarre Durandal dal suo contenitore ovvero l'umano che la possiede e darne una forma fisica. Però rimaneva un altro problema una volta presa la forma Fisica solo il possessore può maneggiarla ovvero l'umano che ha la Spada nel suo Corpo”
“Beh non ci ho capito molto ma ora mi chiedo può essere che io sia stato semplicemente fortunato anzi direi sfortunato nel tradurre quella frase?”
“Beh le probabilità potevano essere tante finché non ho bevuto il tuo sangue. In quel momento mi sono convinta che eri Tu il possessore di Durandal ma Gabriel non mi ascolta è fermamente convinto che mi stia sbagliando”
Non ci sto capendo nulla di questa discussione ma io dovrei avere una spada nel mio corpo? Impossibile.
“Non sono proprio sicuro che io abbia questa spada in me avrei dovuto sentirne la presenza almeno no?”
“Per questo è semplice la presenza di Durandal non la si sente fino a quando non inizierai a far uso della Magia o non ne verrà fatto uso di te”
Quindi se non imparo la magia o non tentano di ammazzarmi con la magia non posso sentire la presenza di questa spada? Di bene in peggio Seiji direi proprio che facevi meglio a rimanere Hikikomori a vita.
“Bene adesso vieni con me”
“Per andare dove?”
“Andiamo nei sotterranei per cercare di evocare la Durandal”
Sotterranei? Perché non sono questi? Qui non c'è una finestra..
“Posso chiederti una cosa ehm.. Elisewin?”
“Cosa?”
“Perché Non c'è nessuna finestra?”
“Perché odio il sole”
“Non è dovuto al fatto che voi Vampiri bruciate vivi sotto il sole?”
“No quella è una delle tante bufale sui Vampiri quando siamo sotto il sole i nostri poteri diminuiscono solamente del venti percento”
Dopo una mezza discussione sui i vampiri e il loro essere Elisewin mi fece incamminare verso i sotterranei.
“Eccoci arrivati”
Me li aspettavo peggio.
“Quindi questi sono i sotterranei?”
“Si o meglio dovrebbero essere sotterranei”
“Dovrebbero?”
“Si li usiamo anche per i ricevimenti o come stanza dei giochi”
Stanza dei giochi? Sarà anche gradevole di aspetto ma preferirei non giocare in un posto del genere sempre se intenda quel tipo di Giochi.
Sono passati dieci minuti da quando siamo arrivati nei sotterranei.
“Seiji mettiti li perfavore”
Elisewin si girò verso quell'uomo con quel vestito elegante.
“Gabriel i preparativi sono completi?”
“Si Signorina spero per lei che non abbia sbagliato non vorrei dover occultare un altro cadavere”
Cos-cosa? Cadavere?
“CHE!?”
dissi urlando.
“Non preoccuparti Seiji c'è solo il Settanta percento di probabilità che tu muoia se non sei il possessore di Durandal”
Il settanta percento? E' più che sufficiente per dirmi che probabilmente morirò oggi basta me ne vado da qui.
“Mi arrendo me ne vado”
Iniziai a correre verso l'uscita ma l'uomo apparve vicino ad essa.
“La prego di fermarsi oppure dovrò legarla”
“Non dire stronzate! Se faccio quella cosa morirò di sicuro!”
“E allora?”
“Come allora? Io tengo alla mia vita”
“Beh non sarebbe una grossa perdita”
“Io ti amma-”
“Sta zitto Gabriel”
Elisewin disse con un tono molto severo.
Beh ormai Seiji quel che è fatto è fatto facciamolo.
Quindi con rammarico mi rimisi dove Elisewin mi disse di stare.
“Bene Seiji preparati sto per lanciarti l'incantesimo del Rituale”
Elisewin farfuglio delle parole indecifrabili l'unica che riconobbi fu quella della lettera.
"Elen sila lumenn omentilmo!”
Una luce mi pervase.
“Aahhhh”
Svenni.

La storia in se per se non e' male... Alcuni punti non mi piacciono:
1- La punteggiatura.
2- Metti il pensato, il parlo etc. tra le ". A me non piace. E' una cosa personale credo xD ma secondo me dovresti dividere le due cose (anche se si capisce comunque). Prova a usare una cosa tipo:
"LOL"<---- Pensiero.
-LOL- <----- Parlato.
3- ......... Non me lo ricordo, ma sono sicuro che i punti erano 3 x°°D