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Qui posto le mie storie corte per il puro piacere di scrivere, se avete voglia di leggere, leggete. Maou
CITAZIONEIn questo "fresco" cimitero eravamo rimasti vivi solo in due. Dovevo affrontare lui. Si, proprio lui. L'eroe, la mia altra meta, il mio peggior nemico e il mio miglior amico...
Da piccolo un veggente predisse che sarei stato l'oscurità della disperazione, per questo all'età di 7 anni fui vittima di bullismo da parte dei altri bambini. Un bambino mi difese da questi soprusi, ironicamente lo stesso veggente aveva previsto che lui sarebbe stato la luce della speranza, sempre ironicamente eravamo diventati amici per la pelle e come colpo di grazia scoprimmo di essere nati nello stesso giorno. Il destino si stava prendendo gioco di noi, il destino si stava prendendo gioco di me...
16 anni, l'età nella quale si raggiunge la maggiore età, non saprei perchè non l'avevo notato prima o forse stavo semplicemente fuggendo dalla realtà, ma scoprire che, tra le persone venute al “nostro” compleanno, non c'era nessuno che si era complimentato spontaneamente con me per aver raggiunto la maggiore età, non era il massimo della vita. Non darei mai la colpa di questo al mio migliore amico che si beccava tutti i festeggiamenti, lui è stato l'unico che mi avesse supportato veramente, ma non aveva più senso per me restare. Non potevo più sopportare il peso di quegli sguardi, di quei pettegolezzi e di quei piccoli scherzi su di me. Dovevo partire alla ricerca di un posto adatto a me. Inutile dire che l'unica persona che venne a salutarmi fu il mio migliore amico.
Io e il mio migliore amico ci eravamo allenati parecchio con la spada, non c'erano altre forme di divertimento possibili per me, dato che gli altri tendevano a non avvicinarsi a me, rendendo impossibile qualsiasi gioco che implicasse più di due persone. Per questo la prima notte di viaggio, grazie anche al mio sonno leggero che avevo a causa di un brutto presagio, riuscii a difendermi da qualcuno, non sapevo chi fosse né perchè avesse tentato di uccidermi ora. Le seguenti notti non furono migliori dovetti dormire poco e fuggire per il resto del tempo. Non migliorò molto quando capii che aveva chiamato anche dei rinforzi. Quando finalmente mi raggiunsero, qualcosa risvegliò un oscuro potere e capii una terribile verità. Non capii esattamente cosa successe ma non riuscivo a reggermi bene in piedi a causa del è poco sonno, desideravo ardentemente che qualcuno o qualcosa mi salvasse. Non avrei mai immaginato di aver evocato dei demoni e neppure che fosse così terribile la sensazione di aver causato per la prima volta la morte di qualcuno. Vedere quelle persone uccise dai miei demoni spezzò qualcosa in me, capii che l'unico motivo perchè quella gente non mi avesse attaccato prima era il mio migliore amico. Tutto l'odio irrazionale che le persone provavano per me spariva in sua presenza. Scoprire in quel momento ciò che non si era scoperto prima era strano, come se il fato avesse deciso che non era ancora momento di saperlo e quindi di rendermi cieco da tutto ciò. Dopo aver compreso, avevo bisogno di isolarmi e riflettere sulla mia vita. Ero veramente colui che avrebbe portato la disperazione nel mondo?
Mi stanziai su una montagna, scoprii di poter plasmare la materia con cui costruii una casetta in legno. Avevo deciso che sarebbe stato il posto perfetto poichè avevo sentito dalla popolazione che ci abitava un temibile drago. Che ci fosse stato o meno, cosa avrebbe potuto fare contro qualcuno che evocava demoni? L'importante era che nessuno avrebbe avuto il coraggio di avventurarsi, a meno che non fosse o pazzo o potente; Peccato che mi sbagliai di grosso, la prima persona che incontrai fu pochi mesi dopo il mio arrivo, era una bambina che si era persa. Pensavo che sarebbe scappata appena mi avesse visto, invece si avvicinò e mi sorrise. Inconsciamente ricambiai, non sapevo il perchè ma quella bambina mi faceva sentire bene. Decisi che l'avrei riportata al suo villaggio e la lasciai al confine, fu un grosso errore. La bambina, nei giorni seguenti, decise di ritornare al mio rifugio. Le prime volte si perdeva, ma piano piano si era memorizzò la strada. Il problema era che mi ero affezionato alla sua compagnia e questo incise quel maledetto giorno.
A un re di un regno che non conosco gli era giunta voce del mio fato della disperazione. Preoccupatosi voleva cancellare la mia esistenza per impedire qualsivoglia sciagura. Dopo lunghe ricerche sentì una storia su uno strano avventuriero che si era stanziato in un luogo pericoloso secondo la popolazione locale. Inutile dire che la voce era passata dalla bambina ai genitori, dai genitori ai vicini, dai vicini ad altre persone e cosi via. Il re partì con tutto il suo esercito, non era difficile capire che non avrebbero mai fatto ritorno.
L'esercito e il re arrivarono alla montagna, trovarono la casetta ma non c'era nessuno, io ero uscito per procurarmi un po di cibo. Sfortunatamente arrivò la bambina che venne catturata e uccisa. Le sue urla arrivarono a me, corsi verso casa e mi ritrovai l'intero esercito davanti. Vidi il cadavere e la rabbia prese il controllo di me. In un attimo evocai i peggiori disastri naturali e, dopo che l'esercito fu decimato, piansi sul cadavere della bambina. Era quello il mio destino? Non poterò la disperazione agli altri ma a me stesso?No, se il fato ha voluto questo, il fato questo avrà. Questo mondo non meritava di esistere se una creatura così innocente era stata uccisa senza pietà. Però era possibile ancora redimere questo mondo se avessi portato tutto il male all'inferno con me e ci sarei riuscito...
Infine sono arrivato qui, davanti al mio migliore amico, in questa landa di cadaveri appena morti. Lui mi guarda e mi chiede come siamo arrivati a questo, noi due che eravamo amici per la pelle. Io rispondo: “Noi abbiamo superato i limiti degli umani, abbiamo il potere di ottenere tutto cio che vogliamo, ma siamo incatenati dall'infame destino che ha deciso di farci affrontare. Questo sarà l'ultimo scontro che deciderà che fine farà l'umanità, affrontami mio migliore amico!” e infine il mio destino si sarebbe compiuto.
Se trovate qualche errore, ditemelo. Se ne scriverò altri le pubblicherò forse...
Edited by andrea0258 - 5/1/2014, 23:37. -
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Mi piace molto e spero ci sarà un continuo... SPOILER (clicca per visualizzare)piccoli errori mi sono permessa perché so che sai che le mie sono correzioni da "scrittore" a "scrittore" da amica a amico. non lo faccio con superbia e credo che tu lo sappia.
righi
all'8° : aggiungerei la A prima di 16 anni, l'età nella quale(o in cui), non era il massimo
al 12°: sostituirei rimanere con restare.
al 13°: quegli sguardi
al 15°: c'erano altre forme
al 16°: avvicinarsi implicasse
al 17°: grazie al mio sonno causa
al 18°: riuscii a difendermi, chi fosse né
al 19°: notti non furono migliori dovetti dormire poco e fuggire per il resto del tempo. Non migliorò molto
al 20°: quando capii che aveva chiamato anche dei rinforzi. qualcosa risvegliò un oscuro potere...
al 21°: cosa successe togli la è
al 23°: neppure che fosse così terribile la sensazione di aver causato per la prima volta la morte di qualcuno.
al 24°: uccise
al 26°: avesse
al 28°: ciò
al 29°: ciò
al 30°: colui che avrebbe portato
al 31°: su una montagna, scoprii la materia con cui costruii
al 33°: avrebbe avuto il coraggio di avventurarsi, a meno che...; Peccato che mi
al 35°: scappata; avvicinò
al 36°: riportata
al 38°: memorizzò
al 40°: A un re di un regno che non conosco, gli era giunta voce del mio fato della disperazione. Preoccupatosi
Dopo lunghe ricerche sentì una storia su uno strano avventuriero che si era stanziato in un luogo pericoloso. Inutile dire che la storia era passata dalla bambina ai genitori, dai genitori ai vicini, dai vicini ad altre persone e cosi via.
al 50°: così innocente era stata uccisa senza pietà. Però
al 52°: qui
al 53°: come siamo arrivati a questo; i limiti degli umani
Ripeto la storia mi piace tanto e aspetto un proseguo ed è inutile dire per chi tifi. L'umanità ha vissuto anche troppo per i miei gusti.. -
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Grazie tante per il bel commento, non mi aspettavo che qualcuno correggesse cosi tanti errori. Per il congiuntivo prima o poi lo affronterò faccia e faccia e vincerò. Ho corretto la maggior parte, due correzioni ho scelto di non cambiare perchè ho ritenuto meglio la mia parte.
Qui sono storie oneshot, non hanno un seguito, mi spiace. Per me sono fatte per esprimere un sentimento e sfortunatamente per te quel sentimento necessitava la morte del protagonista che pero non ha avuto nessun rimpianto dopo la morte, tranne che si sentiva in colpa della morte di quella bambina. Durante lo spazio temporale tra la morte della bambina e lo scontro finale ne ha ucciso di persone di merda se questo può soddisfare la tua sete di sangue..